Associazione Volontari Di Don Orione - Onlus: differenze tra le versioni

Da Casa Don Orione - Trebaseleghe.
 
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Versione attuale delle 18:36, 20 nov 2013

Vademecum per le attività in Casa Don Orione

Indice

[modifica] CHI SIAMO

L’associazione “Volontari di Don Orione” è una Onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) costituitasi in Trebaseleghe, presso la Casa Don Orione, il 14 dicembre 2005.

E’ iscritta nel Registro regionale del volontariato del Veneto. L’Associazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.

Nell’ambito delle finalità statutarie, l’Associazione persegue principalmente quelle relative alla valorizzazione della persona in generale e dell’anziano in particolare.

Proprio per questo collabora con la Casa di riposo Don Orione nelle attività a carattere socio-ricreativo e culturale sia interne che esterne alla struttura della Casa stessa rendendo il soggiorno degli Ospiti confortevole e conforme ai propri usi e costumi.

Promuove sia all’esterno che all’interno del gruppo iniziative, corsi di formazione ed aggiornamento al fine di ampliare le conoscenze relative alla cura e assistenza degli anziani non tralasciando iniziative culturali volte a sensibilizzare anche l’opinione pubblica sullo stesso tema per ovviare all’isolamento che l’anziano stesso è costretto a subire.

[modifica] CHI E’ IL VOLONTARIO

Il Volontario è colui che presta, per conto dell’Associazione, la propria attività per conto personale, spontanea e gratuita.

[modifica] ATTIVITA’ IN CASA DON ORIONE

Il Volontario che offre la propria disponibilità in favore degli Ospiti della Casa Don Orione deve attenersi al Codice Etico, alla Carta dei Servizi, alle Norme di Sicurezza e alle specifiche norme di seguito riportate, appositamente concordate con la Direzione della Casa. E’ inoltre tenuto alla tutela della privacy degli Ospiti secondo quanto previsto dal d.lgs.196/2003.

[modifica] QUALITA’ DEL VOLONTARIO

Il servizio del Volontario, ovunque effettuato, deve essere in particolare contraddistinto dalle seguenti qualità:

  • Accoglienza: ovvero la capacità di accettare l’altro senza alcun pregiudizio.
  • Rispetto: sia dell’anziano che di tutti coloro che a vario titolo collaborano per il bene della persona debole.
  • Competenza: perché al Volontario si richiede di svolgere il proprio ruolo con consapevolezza e la preparazione necessaria derivante sia dall’esperienza che dalla formazione offerta dall’Associazione.
  • Capacità di ascolto: ossia la disponibilità di relazionarsi empaticamente con l’altro, mettendo in primo piano i suoi bisogni.
  • Impegno: perché deve essere consapevolmente presente e svolgere il proprio compito con responsabilità e fino in fondo.
  • Lavoro di gruppo: perché il Volontario non è un’entità separata ma è parte di un meccanismo complesso che si autopromuove.

[modifica] COSA FA

Se opera in gruppo con altri volontari si dedicherà generalmente della gestione di momenti di animazione come le feste o le manifestazioni, occupandosi e preoccupandosi che gli Ospiti partecipanti siano debitamente coinvolti soprattutto nel momento festoso.

Se invece si trova a realizzare il proprio volontariato con una singola persona, ad essa si dedicherà per favorire la socializzazione così come nell’aiutarla nell’assunzione dei pasti e nella cura della persona sempre sotto la supervisione del personale di Reparto.

Deve rispettare il piano di lavoro assistenziale personalizzato dell’Ospite assistito (mobilizzazione, alimentazione, ecc...). Non può pertanto prendere iniziative autonome come imboccare, alzare dalla sedia o dalla carrozzina, portare in bagno o cambiare d’abito all’Ospite se non previa autorizzazione da parte del personale.

Non può variare la dieta prescritta all’Ospite, né portare all’Ospite dolciumi, bevande, sigarette od altri generi in contrasto con la terapia in atto, neppure su incarico dei familiari. In ogni caso è tenuto ad informare il personale e concordare con lo stesso eventuali deroghe a quanto disposto al presente paragrafo.

Qualora gli Operatori della Casa siano impegnati in attività assistenziali, il Volontario deve attendere fuori dalla camera.

[modifica] DI CHE COSA NON SI OCCUPA

Il Volontario non è tenuto a compiere nessun intervento riabilitativo, assistenziale, sanitario con e sull’Ospite se non sotto diretto invito e relativa supervisione del personale di Reparto.

Per questa ragione non può prendere iniziative autonome come imboccare, alzare dalla sedia o dalla carrozzina, portare in bagno o cambiare d’abito un’Ospite e quant’altro se non previa autorizzazione da parte del personale.

Non può somministrare farmaci di alcun genere.

[modifica] COSA DEVE SAPERE

Il Volontario deve conoscere il “Vademecum” che regolamenta il suo essere inserito nella struttura “Casa Don Orione” e deve attenersi scrupolosamente allo stesso, pena l’esclusione dall’Associazione a termini dell’art.8 dello Statuto.

Il Volontario, per svolgere efficacemente il proprio mandato, deve poter conoscere le informazioni salienti della storia di vita nonché di quella clinica degli Ospiti con cui si relaziona, allo scopo di tutelare se stesso e l’Ospite. Per far questo deve confrontarsi ed essere supervisionato dai vari professionisti (assistente sociale, educatore, psicologo, ecc...) e dal coordinatore di nucleo, che, nel rispetto della privacy, gli trasmettono tutto ciò che è ritenuto utile per svolgere al meglio il proprio compito.

[modifica] COSA NON E’ NECESSARIO CHE SAPPIA

Il Volontario non è tenuto a conoscere gli aspetti medici, organizzativi e gestionali che possano in qualche modo influenzare la vita dell’Ospite. Non è pertanto tenuto a chiedere informazioni ai professionisti poiché la risposta non influenzerebbe in alcun modo la sua mission.

[modifica] COME SI DEVE RAPPORTARE CON IL PERSONALE DELLA CASA

Il Volontario deve favorire un rapporto di rispetto e collaborazione con il personale, il quale a sua volta deve garantire in tutti i modi la fluidità del Volontario stesso avendo entrambi come finalità ultima il benessere dell’Ospite.

[modifica] DI CHE COSA HA BISOGNO PER SVOLGERE BENE IL PROPRIO COMPITO

Materiali specifici dell’attività ludica, indicazioni e collaborazione del personale di servizio, riconoscimento dell’importanza del proprio operato.

[modifica] COSA NON DEVE FARE

Non può entrare nei locali riservati al personale della Casa.

Non può avvicinarsi, per motivi igienici, al carrello porta vivande.

Non può fumare all’interno della Casa.

[modifica] NORME E PROBLEMATICHE DEL VOLONTARIATO

Durante lo svolgimento del proprio servizio il Volontario deve indossare il cartellino identificativo rilasciato dall’Associazione.

Il servizio svolto va sempre registrato nell’apposito registro, depositato in luogo appropriato a cui il Volontario può accedere e venire a conoscenza delle varie iniziative ricreative e culturali programmate.

Lo smarrimento di qualsiasi materiale o attrezzatura in dotazione per il servizio di volontariato va prontamente segnalato ad un responsabile dell’Associazione o della struttura.

In caso si verifichino difficoltà di collaborazione o relazione nei confronti dei colleghi è opportuno affrontare la questione con la massima disponibilità e riservatezza richiedendo, se necessario, la presenza di un responsabile dell’Associazione.

[modifica] ALTRI PROBLEMI SUL SERVIZIO

Se un Ospite accusa un malore, rivolgersi immediatamente al personale in servizio.

Se un familiare richiede informazioni o interventi sull’organizzazione delle attività o sugli Ospiti, indirizzarlo al Servizio preposto.

Qualsiasi difficoltà nello svolgere il proprio compito, imputabile ad intromissione di terzi, va tempestivamente segnalata ad un responsabile dell’Associazione.